
Il 26 aprile del 1835 prima esecuzione a Parigi (Salle de Concert du Conservatoire Nationale de Musique) dell'Andante spianato e grande polacca brillante per pianoforte e orchestra op.22 di Fryderyk Chopin (Cliccare sopra per l'esecuzione di Arturo Benedetti Michelangeli). I due brani sono caratterizzati dalla fusione tra due momenti musicali psicologicamente contrapposti. L'Andante spianato era stato concepito inizialmente come un Notturno per il suo tono sentimentale e crepuscolare, ma successivamente l'autore pensò di accostarlo all'estroversa vivacità della Polacca, a mò di introduzione. La Grande Polacca fu composta probabilmente verso la fine del 1830 con l'intenzione da parte del musicista di creare un pezzo per pianoforte e orchestra. Infatti il lavoro fu eseguito con successo nella sala dei concerti del Conservatorio di Parigi il 26 aprile 1835: al pianoforte l'autore e l'orchestra diretta da Francois-Antoine Habeneck. L'accompagnamento strumentale però ha un valore di semplice supporto alla parte pianistica, tanto è vero che abitualmente la Grande Polacca viene presentata nella versione per pianoforte solo, contraddistinta da quel fuoco ritmico di trascinante ardore, tipico della polacca chopiniana, pur senza toccare la geniale sublimazione delle più celebri pagine scritte dal compositore negli anni della maturità. Il virtuosismo ha un ruolo di prim'ordine e appartiene allo Chopin più autenticamente sincero e coerente con se stesso.
(Testo tratto dal programma di sala del Concerto dell'Accademia di Santa Cecilia; Roma, Auditorio di Via della Conciliazione, 19 febbraio 1988)

(Ipotetica ricostruzione del dipinto di Delacroix)