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Cartello Elettorale (Poesia)

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rossan corigPubblichiamo il componimento dell'amico poeta Luigi Visciglia in occasione della prima competizione elettorale della neo-città della sibaritide, CORSANO. Una visione delle cose del tutto personale all'indomani dei risultati. Ora che i giochi sono fatti, chi vivrà, vedrà, per buona pace di tutti, vincitori e vinti. (La redazione)

 

Nel dormiveglia sociale

Il potere si organizza,

alleggia ombroso, senza ideali,

asettica è la sua visione sociale.

L’ideologia?

Solo una vecchia illusione.

La tornata elettorale?

Una festa popolare con:

suoni, canti, slogan di cambiamento.

Legami partici nascosti

Costituiscono un cartello elettorale.

I partiti si spogliano dei simboli,

assumendo una verginità civica.

I pupari cosentini?

“Tessitori d’intrighi”,

registi del teatrino sociale,

convergono i loro candidati

nelle liste designate;

li spronano, li sostengono come il nuovo,

i candidati scalpitano, nitriscono, ragliano.

Cresce l’entusiasmo popolare,

Denigrando lo scomodo oppositore.

Pupari e burattini,

mascherati di legalità,

vincono il consenso popolare.

Fili invisibili nascondono

L’antica sudditanza clientelare

Per il mantenimento dei loro privilegi.

                         Luigi Visciglia