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Cassano. La Croce sulla roccia: ancoraggio per antenne

croce.jpgA Cassano Ionio c’era una volta un castello ardito costruito su una rupe a strapiombo, doveva essere una vista terribile, anche perché pare non fosse di bello aspetto, era un maniero, un fortilizio messo lì in epoche lontane per proteggere gli abitanti, ma anche per poter avvistare eventuali pericoli provenienti dal mare, la vista da lassù spazia, infatti, fino alle spiagge di Sibari. Il castello ebbe momenti di gloria, come quando giunse a Cassano il primo duca Gianfrancesco Serra con la sua sposa nel 1627 e ne prese possesso tra il tripudio della popolazione del feudo che allora comprendeva anche Civita e Francavilla. Gli anni passarono ai Serra non interessava più, il castello andò in rovina e non furono le cannonate dei francesi o le mine messe all’interno per farlo saltare in aria a distruggerlo: no, furono gli stessi cassanesi che approfittarono di tutto quello che poteva essere utile per costruire le loro casette in quello che ora è il “Centro Storico”. Così a poco a poco del castello restò solo qualche stampa; e si, non arrivò neanche all’epoca delle prime fotografie, lo avevano smantellato molto prima. Su una delle due cime della roccia  qualcuno, decenni prima, aveva eretto una Croce presumibilmente di legno, che andò distrutta a causa di un violento temporale. Successivamente nel 1936 (da un documento reperito nell’archivio diocesano) l’allora vescovo della diocesi mons. Occhiuto fece issare, piantata nel cemento una bellissima Croce di Ferro costruita dal valente artigiano mastro Salvatore Bruno coadiuvato dal suo collaborate Salvatore Laterza. Detta Croce sta ancora lassù a protezione della città e dei suoi abitanti.

Durante la guerra i bombardieri alleati passarono più volte sull’abitato ma non fu sganciata bomba alcuna, il Crocifisso svettante lassù sulla roccia sembrava avesse nascosto agli occhi dei piloti l’inerme paese sottostante e i cittadini guardando verso di Lui innalzarono le loro preghiere al Signore.

Un simbolo per Cassano avvalorato dal fatto che il Crocifisso fu nel 1943 proclamato protettore e patrono della città da un altro vescovo mons. Raffaele Barbieri ed oggi fa parte dell’Associazione Città del Crocifisso che conta ben 50 comuni. Ogni anno avvengono incontri e scambi culturali importanti e il nostro sindaco é orgoglioso di pavoneggiarsi con la bella fascia tricolore sul petto in giro per le diverse città del Crocifisso. Purtroppo, però, la grande Croce in ferro quasi centenaria, in cima alla roccia del castello, rimane dimenticata e vilmente ridotta ad àncora per antenne di telefonia ed in completo abbandono. Il sentiero che qualche decennio fa era stato approntato affinché eventuali visitatori potessero raggiungere la vetta è devastato ed aggredito dalle erbacce, inoltre un cavo elettrico che porta l’energia ai ripetitori giace addirittura sul sentiero con grave pericolo per qualche incauto passante.

croce_pozzetto.jpgIl nostro sindaco pare sia stato ripetutamente informato e, comunque, sicuramente chi è andato a mettere in funzione l’orologio ha visto il degrado del sito, con i corrimano in legno divelti in più punti, i coperchi dei pozzetti per le acque reflue asportati (vedi foto) e i cavi, appunto, che partono proprio dalla torre dell’orologio, caduti sui gradini del sentiero. Quel che potrebbe essere anche un marcatore identitario di Cassano Jonio, un luogo da dove si gode un panorama stupendo e che sarebbe uno straordinario “belvedere” è invece completamente ignorato. Un posto del genere in qualsiasi altra località sarebbe valorizzato al massimo, non ci vorrebbe neanche una grande spesa per migliorare e rendere sicuro il passaggio pedonale ed erigere sulla sommità, proprio intorno al Crocifisso, un punto di osservazione privilegiato con magari un chiosco e qualche panchina.

Ricordiamo che a Cassano alla fine degli anni sessanta in occasione di una competizione elettorale amministrativa fu creata una lista da alcuni esponenti politici legati alla Chiesa, che aveva come simbolo la “Croce su Roccia”. Tralasciando il significato politico e religioso, questo potrebbe diventare veramente il marcatore identitario di Cassano, così come a Rossano è il Codex, a Corigliano il castello, a Castrovillari il protoconvento etc.

croce_gruppo.jpgPochi giorni addietro gli amici del Comitato “I Care Cassano” hanno organizzato una passeggiata fino in vetta, hanno partecipato una decina di cittadini, alcuni ultrasettantenni, ed hanno potuto constatare lo stato pietoso del luogo. Oltre all’incuria è doveroso rimarcare la mancanza assoluta di rispetto per ciò che quella Croce simboleggia, milioni di persone si sono sacrificate con la vita in tutto il mondo, per non rinnegare il loro essere cristiani ed hanno accettato la morte con un Crocifisso sul petto e nel cuore, non si può tollerare oltre quello che è da considerare, per chi è cristiano, un vero e proprio “SACRILEGIO”.

Ci permettiamo di ricordare a tutta la popolazione, ma soprattutto ai politici ed alla Chiesa locale, che le belle parole, alate e roboanti volano rapide nel vento ma i fatti e le azioni restano ed è su quelli e solo su quelli che saremo giudicati su questa terra e nell’aldilà.

Gruppo "I Care" panorama sul centro storico

 

Cavo elettrico sul sentiero

croce_cavo_gradino.jpg

Una serie di ripetitori

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