A Doria le mamme si stanno mobilitando per difendere la scuola pubblica, compromessa da tagli scellerati e da scelte politiche locali quantomeno discutibili. Il rischio di chiusura della scuola è più che reale e diventa ancora più eclatante alla luce del fatto che l'assessore competente è l'avvocato Annamaria Bianchi, di Doria, alla quale in tutti gli anni di consiliatura non abbiamo mai sentito spendere una parola a difesa della scuola pubblica.
Bene fanno le mamme a rivolgersi ai politici locali, che dovranno assumersi le proprie responsabilità, e, in piena campagna elettorale, porre i vari competitor di fronte a una vera e propria sfida. Qui si parrà la vostra nobilitate, signori miei, anche se sappiamo bene che oltre un decennio di massacro sociale e culturale perpetrato dall'amministrazione comunale, hanno reso il paese talmente poco appetibile da non favorire i trasferimenti a Cassano di nuclei familiari, favorendo invece la fuga da Cassano di chi vuole offrire ai figli una vita in contesti decisamente migliori. E si continuano a consegnare lavori per opere faraoniche ad eterna memoria della insulsaggine e della poca lungimiranza di chi avrebbe dovuto fronteggiare problemi sociali, come la scuola, la sanità, il calo demografico inarrestabile. Nessuna idea per migliorare l'appeal del territorio di cui si continua ad osannare la bellezza senza realizzare alcunché per attirare nuclei familiari e investitori. Le risorse naturali, che pur esistono sulla carta, non sono state sufficientemente promozionate con iniziative specifiche; il commercio langue, le attività artigianali non sono state incentivate e le scuole chiudono miseramente per mancanza della materia prima: i bambini, i ragazzi, i giovani. Fanno bene a Doria ad alzare gli scudi per difendere il diritto dei loro figli alla scuola pubblica.