I 3 giorni previsti del minitour organizzato per professionisti del turismo da due aziende che operano sul territorio calabrese già da diversi anni: il vettore “Francesco Russo” e il Tour-Operator “Sybaris Tour”, con il coordinamento del promoter Giulio Pignataro, si sono conclusi con la visita a San Marco Argentano.
La valle dell’Esaro, appena sfiorata dal flusso turistico interessato alla Calabria, è stata l’oggetto che gli organizzatori hanno voluto porre all’attenzione di alcuni operatori del settore sempre pronti a trovare ed a suggerire proposte nuove ed alternative a quelle già abbondantemente conosciute e sfruttate delle aree marine.
I borghi e le cittadine di questo lembo di Calabria hanno avuto in epoca medievale storie importanti in determinati momenti storici e, per certi versi, ancora oggi presenti nelle strade, nei vicoletti, nelle case, nelle botteghe, nei profumi ed in alcune vestigia architettoniche che sono percettibili ad occhi attenti e curiosi.
Così mercoledi 4 dicembre la giornata è iniziata con l’incontro col delegato al turismo del Comune di Tarsia dott. Roberto Cannizzaro e con l’ottima sig.a Sara, esperta guida locale, che hanno accolto il gruppo e successivamente lo hanno guidato all’interno delle sale del Museo della Memoria di “Ferramonti” che conserva ricordi e testimonianze dell’unico Campo di Concentramento nazi-fascista presente in Calabria a seguito delle leggi razziali del 1938.
Subito dopo ci si è spostati in un’autentica oasi immersa nel verde delle colline dove Francesco Riccio ha accolto i visitatori nel suo “Parco didattico sportivo” che si estende in un’area di circa 9 ettari in cui bambini e adulti possono trovare oltre al relax, la possibilità di fruire della pista di ciclo-cross, della piscina e di altre tante attrattive che sono messe a disposizione dei visitatori, luogo ideale per famiglie e scuole per un approccio con la natura in perfetta sicurezza e tranquillità. La visita successiva ha riguardato il “Museo civico e della Civiltà Contadina”, uno dei più belli della regione nei pressi del borgo e la “Sezione Diorami Aree Protette della Calabria”, allocata al piano terra dello storico Palazzo Rossi sito nel cuore del centro storico dove in un’ampia area espositiva sono ospitati i diorami del Parco Nazionale del Pollino, della Sila, dell’Aspromonte e quello dedicato alle Riserve Naturali Regionali del lago di Tarsia e della Foce del Crati: un’autentica chicca propedeutica ai percorsi naturalistici nelle campagne e montagne calabresi.
La piccola carovana si è spostata poi a Terranova da Sibari dove ad accoglierla c’era il il sindaco dott. Francesco Rumano’, il delegato al turismo Francesco Fusca, e la guida locale Luigi Loricchio esperto della storia dell’arte. Dopo il meritato ristoro preparato dallo chef Francesco Ciangiaruso nella sua “Hostaria Antico Borgo” con degustazioni di specialità culinarie locali, è iniziata la passeggiata nei vicoli del bel centro medievale definito “La città dei due Papi”, sovrastato dalla mole del Castello aragonese, a conclusione della seconda tappa della giornata. “Dulcis in fundo” la comitiva è partita poi per Morano Calabro dove i partecipanti sono stati ricevuti nello stupendo chiostro del convento di San Bernardino, dal sindaco Mario Donadio coadiuvato dalle guide regionali Franca Piluso ed Erminia Di Lorenzo. Il fascinoso borgo dal caratteristico impianto urbano, è stato uno dei primi in Calabria a ricevere l’ambito riconoscimento della “Bandiera Arancione” che il Touring Club Italiano conferisce alle località dell'entroterra italiano con meno di 15.000 abitanti che si distinguono per la qualità dell'accoglienza turistica, la sostenibilità ambientale e la cura del patrimonio artistico e culturale. Una giornata intensa ma tutti sono poi andati al meritato riposo arricchiti da nuove esperienze e sensazioni.
Il 5 Dicembre, giornata finale del tour, è stato dedicato alla scoperta dell’area più interna della Valle dell’Esaro con due comuni che hanno vissuto la presenza dei longobardi prima e dei normanni poi, che ne hanno determinato le caratteristiche urbane più salienti: Malvito e San Marco Argentano. Le due grandi Torri che troneggiano nei due comuni sono le chiare vestigia dell’epopea lombardo- normanna. La visita è stata purtroppo disturbata dalla pioggia che per tutto il giorno è stata presente, comunque a Malvito il sindaco dott.ssa Francesca Rosa D’Ambra ha accolto i visitatori nell’aula consiliare dove ha esposto con rara competenza gli obiettivi che vorrebbe raggiungere per potenziare l’attrattività turistica del bellissimo borgo medievale che in un saliscendi a volte tortuoso e ripido di vicoletti mostra degli scorci degni di essere conosciuti ed apprezzati. La stessa sindaca ha poi condotto i partecipanti, pur sotto la pioggia battente, a visitare il castello con la torre (il cui restauro è stato da poco ultimato e l’inaugurazione è prevista per il 21 dicembre) e il centro storico.
Pausa relax e pranzo di corsa alla volta del ristorante/pizzeria “Dal Bassotto” , a Roggiano Gravina, accolti con garbo e simpatia dal titolare Domenico Postorivo, che ha approntato per l’occasione un’ottima degustazione di pietanze locali accompagnate da un buon rosso. La pioggia ha continuato a disturbare, ma non ci si ferma; a San Marco Argentano si è attesi dal sindaco dott.ssa Virgina Mariotti, dall’assessore al turismo dott.ssa Finisia Di Cianni e da due ottime guide locali Elvira Palermo e Franca Piraino, proprio nei locali della maestosa Torre fatta erigere probabilmente da Roberto il Guiscardo, condottiero e primo Duca Normanno del sud Italia. Subito dopo le presentazioni e la presa d’atto degli obiettivi che si spera di raggiungere nel campo turistico, perfettamente illustrati dal sindaco e dall’assessore, le due eccellenti guide hanno condotto il gruppo nella visita della stessa torre e della magnifica cripta sottostante la bella cattedrale. Il centro storico ha suscitato non poca meraviglia per l’impianto urbano che non dà adito ad alcun tipo di osservazioni negative, i negozi, i bars, le piccole attività commerciali presenti danno la sensazione di vivere in un mondo antico, più ovattato rispetto alla frenesia delle città di oggi. Un vero gioiello la piazzetta su cui si affaccia il Museo diocesano, altra struttura interessante che custodisce tesori di arte religiosa della San Marco sede vescovile da parecchi secoli.
Con una visita purtroppo rapida al convento della Riforma con annessa chiesa, edificato nel XIII secolo da Pietro Cathin, discepolo del Poverello d'Assisi che, secondo una tesi abbastanza accreditata, è stato anche il costruttore del Protoconvento di Castrovillari. All’interno del complesso un dipinto di Pietro Negroni, conosciuto pittore del XVI sec. di scuola napoletana, nato appunto a San Marco ed un affresco di San Antonio di Padova ritenuto miracoloso. Purtroppo l’intero complesso, a parte la chiesa barocca, appare in abbandono e sarebbe un vero peccato se non venisse in qualche modo recuperato, chissà che questa visita non sia foriera di interventi e progetti atti alla sua definitiva valorizzazione.
Con questo auspicio e salutando i partecipanti a questo educational si è conclusa la serie di visite alla scoperta di un lembo di Calabria che merita di avere un posto di primo piano nella promozione della nostra regione.
Antonio Michele Cavallaro
Alcuni ricordi fotografici delle 3 giornate
Lungro: Cattedrale
Lungro: sindaco per un'intervista
Acquaformosa: Col parroco
Acquaformosa: Pranzo
Acquaformosa: specialità locali
Firmo
Firmo: Museo tradizioni arberesh
Tarsia: Musei della Memoria
San Marco Argentano. sopra col sindaco