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Cassano. Il gruppo di minoranza non ci sta

Cassano Riunione Consiglio Comunale

Da tempo non seguiamo i consigli comunali di Cassano, per non ascoltare le elucubrazioni di certi personaggi che starebbero meglio in un baraccone da circo. Il primo (sic) cittadino, come ci è stato riferito, si permette di continuo atteggiamenti e termini da cantina, non certamente da utilizzare nella più alta assise politica di una cittadina che aspira addirittura ad essere "Città della cultura".  In un contesto simpaticamente goliardico è accettabile, per esempio, la frase che dalle nostre parti viene pronunciata a mo' di scherzo: "va t'ammàzza", a voler significare "non dire corbellerie", ma quando questa frase, seppur detta "toscaneggiando", "vatti a uccidere", viene indirizzata ad un membro del consiglio e per di più ad una signora, ebbé non riusciamo a trovare il termine corretto per qualificare un tale comportamente volgare, scurrile, sguaiato, triviale. Questo è diventato il consiglio comunale di Cassano. Che peccato! Dove sono più i fini "duelli" dialettici tra i Bloise , i Frasca, gli Aloise, i D'Elia, i Graziadio, gli Adduci ecc.  che pur da posizioni avverse usavano sempre un linguaggio improntato al rispetto della persona. Non hai imparato nulla caro sindaco, la tua esperienza politica tanto decantata si ferma quì, ormai vivi in una dimensione onirica nella quale sei capace di esprimere solo offese gratuite. Eppur non sei tu quel che mi fa specie, ma i tanti giovani in consiglio comunale che dovrebbero portare novità, freschezza di idee e soprattutto di educazione, che restano impassibili ed inerti di fronte a tali bassezze. (A.M.Cavallaro)

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO DI MINORANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CASSANO IONIO

A proposito dell’introduzione dell’addizionale comunale Irpef, “Per amore di verità” lo diciamo noi.

I consiglieri di opposizione Azzolino, Civale, Maimone, Pesce e Praino prendono atto, sia del comunicato stampa dei gruppi di maggioranza, sicuramente non frutto della loro penna, sia della conferenza stampa svoltasi venerdì 10 giugno, riguardo una fantomatica operazione verità.

Prendiamo atto anche che secondo alcuni sarebbe comodo pensare che tutti i cittadini indignati e contrari, che hanno protestato per l'introduzione di questa nuova imposta, non siano menti pensanti, non siano cittadini autonomi, ma addirittura siano stati ingannati dalla minoranza, di fronte ad una tassa iniqua e ingiusta, specie in un periodo storico in cui si chiedono ulteriori sacrifici alle famiglie già stremate dai tanti aumenti e da tutte quelle conseguenza che hanno colpito un tessuto socio-economico come il nostro già esile e trafitto dalle tante problematiche che la nostra terra vive da decenni.

Riteniamo invece che i primi sacrifici avrebbe dovuto farli l'amministrazione comunale, iniziando a tagliare tutte quelle spese che seppur irrisorie prese singolarmente, in un lasso di tempo ampio avrebbero sicuramente portato a notevoli risparmi. Del resto, da quello che si evince dai social media e dalle tante attività poste in essere dall'amministrazione comunale, tutto ci sembrava tranne che ci fossero serie difficoltà e ribadiamo che ci sembra riduttivo parlare dell'aumento delle materie prime, energia elettrica e caro carburante: un'amministrazione comunale che contrae mutui di milioni di euro per opere peraltro non produttive, non dovrebbe avere problemi di bilancio. Invece, evidentemente, così non è.

Ci teniamo poi, sempre per amore di verità, di fronte ad un vittimismo utilizzato come alibi, che quelli aggrediti ed attaccati con violenza verbale durante l'ultimo consiglio comunale siamo stati noi, definiti addirittura parassiti e senza dignità, e questo si potrà ascoltare anche attraverso le riprese della seduta di consiglio comunale in questione, non appena ci verranno inviate, dopo averle dovute richiedere per iscritto anche al presidente del consiglio, visto che stranamente le stesse non sono presenti sulla pagina Facebook e sul canale YouTube, dove solitamente vengono caricate.

Riteniamo che questi comportamenti appartengano ormai ad una politica passata, che la gente è stanca di vedere. Noi vogliamo mantenerci lontani da alcuni toni e comportamenti e continuare il nostro mandato con educazione verso tutti. Alla base del confronto, alla base di eventuali proposte (non di certo richieste a giochi fatti, come ogni volta si fa) dovrebbe esserci il rispetto, anzitutto verso le persone e poi verso le istituzioni che in questo periodo storico difficilissimo rappresentiamo

Savina Azzolino

Fabio Civale

Sofia Maimone

Stefano Pesce

Giuseppe Praino

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