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Castrovillari. Prossima apertura del Centro Studi "Donat Cattin"

Con uCarlo Donat Cattin.jpgno stringato comunicato diffuso da Michele Guerrieri, esponente della recente formazione politica "Noi di Centro" facente capo a Clemente Mastella, siamo stati resi edotti che a Castrovillari aprirà il Centro studi sociali e politici intitolato a Carlo Donat Cattin. "La formazione politica deve essere alla base dell'impegno cristiano, nella politica del territorio." Con questa affermazione Gabriele Iazzolino impegnato in politica e sindacalista della città del Pollino insieme ad altri promotori dell'iniziativa, intende avviare il percorso costitutivo del centro studi "Carlo Donat Cattin", sindacalista, esponente di grandissimo livello della Democrazia Cristiana del tempo, fondatore della corrente di sinistra Dc, "Forze Nuove", che raccoglieva le forze sindacali ed i corpi intermedi che si rifacevano ad un centro politico fatto di lotte e di governo.

Da marzo il centro studi sarà fruibile a tutti anche da fuori Castrovillari sulla centralissima Via Roma a due passi dal Municipio. 
Infine, conclude Gabriele Iazzolino: "Sarà un tassello importante nella crescita culturale e sociale della comunità."
Non vogliamo essere presi per i soliti bastian contrari, ma chi ha una certa età sa che Carlo Donat Cattin, a parte la sua militanza partigiana e la partecipazione alla creazione dell'ala sinistra della DC, non eccelse particolarmente come uomo di governo. Ricordiamo perfettamente (perché c'eravamo) quando come ministro della Sanità, in piena epidemia di AIDS lanciò un'invettiva contro l'uso del preservativo e si espresse con una frase che in tante occasioni gli è stata rinfacciata: "L'AIDS ce l'ha chi se la va a cercare". Precedentemente, sempre come ministro della sanità nominato da Craxi, non fu particolarmente brillante nel permettere ai contadini padani di aumentare le dosi di un elemento chimico molto pericoloso nei diserbanti, per questo si beccò anche una denuncia per "attentato alla salute pubblica"(sic).
a cura di Antonio M.Cavallaro
 
 

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