Nella tarda mattinata di ieri 22 gennaio, una delle mie più care amiche è partita per il suo estremo viaggio: ROSETTA CONSOLE.
Sono rimasto a lungo a fianco a lei ieri sera nella camera ardente allestita nell’Ospice di Cassano Ionio e con la mente sono riandato indietro nel tempo, quando la conobbi giovane studentessa che veniva a trovare i suoi genitori emigrati, come me, in Svizzera. Fui colpito subito dal suo sorriso aperto, sincero, di giovane donna che già sapeva cosa voleva fare nella vita. All’epoca ero segretario di una sezione del PSI in terra elvetica e a Basilea venne Bettino Craxi, responsabile del partito all’estero, accompagnato da Giorgio Benvenuto segretario della UIL e Carlo Tognoli giovane sindaco di Milano, insieme a tanti altri compagni assistemmo all’evento e fu l’inizio di un’amicizia lunga, duratura e sincera. Rosetta è stata un’insegnante di lettere esemplare ed una politica attenta alle esigenze dei suoi concittadini, sempre pronta a mettersi in gioco per tappare falle o proporre iniziative. Nella foto che ho recuperato dal mio archivio è ritratta il 16 novembre del 2006, quando intervenne ad una manifestazione di promozione turistica da me organizzata e lei rivestiva il ruolo di assessore provinciale per il turismo. In occasioni come quella era capace di far sentire tutto il suo amore per la terra di Calabria, i convenuti – tutti di altre regioni – si complimentarono per il suo eloquio diretto e appassionato e le sue idee certamente innovative, fu una delle prime figure politiche calabresi a tentare di incentivare la creazione di collegamenti fra i vari settori produttivi e gli operatori turistici tesi verso un unico obiettivo: formare reti interconnesse per dare nuove opportunità di lavoro. Dopo di lei nessun altro assessore provinciale organizzò convegni specifici per il turismo a Cosenza seguiti con tantissimo entusiasmo e partecipazione dai tanti operatori che guardavano a lei come portatrice di idee innovative. Rosetta, una grande Donna, non temo di sbagliare nell’additarla come la più esemplare figura femminile della politica cassanese, ha lavorato spesso sotto traccia, non ha mai sgomitato per il potere, non è mai entrata in polemiche sciocche e fratricide, anche quando il clima politico si faceva caldo ha tentato di appianare situazioni spiacevoli mantenendosi sempre nei confini ben marcati della sua spiccata educazione ed innata signorilità: un esempio da seguire. Fino a pochi giorni fa ci si scambiava per telefono o tramite messaggi il “Buongiorno”, che mi mancherà tantissimo.
Grazie Rosetta per i tesori di affettuosa amicizia che mi hai regalato in tanti anni e che continueranno a riverberarsi sui tuoi figli Domenico e Liliana e sul tuo amatissimo Franco.
Tonino Cavallaro