Sul grande conflitto mondiale che ha interessato milioni di esseri umani sono stati utilizzati “fiumi d’inchiostro”, e credo che in futuro anche nei meandri del web migliaia saranno i gigabit utilizzati per ulteriori analisi sui fatti accaduti in quei primi anni del ‘900. Girando per i tanti paesi e paesini della nostra regione, mi sono soffermato spesso davanti all'immancabile piccolo o grande monumento eretto a ricordo eterno dei caduti nella “grande Guerra” provenienti da quella località. Leggendo i nomi e le date di nascita e di morte immaginavo i volti di quegli uomini, quasi tutti appena ventenni, che andavano a combattere e morire per luoghi che non avevano mai sentito nominare. Questo mia breve disamina solo per invitarvi, cari amici webnauti, a leggere un ottimo articolo del prof. Giuseppe Trebisacce pubblicato domenica scorsa sul Quotidiano di Calabria inerente il libro del nostro Leonardo Alario sui partecipanti di Cassano a quella spaventosa guerra in cui trovarono la morte 122 compaesani. Il libro di Alario “Se l’è preso il re” merita di essere letto soprattutto oggi, tempo di esodi, in arrivo e in partenza: tempo in cui vediamo arrivare centinaia di immigrati da paesi lontani che affollano i nostri centri storici e di centinaia di nostri giovani che partono e vanno ad arricchire altre contrade italiane e straniere spinti gli uni dalla necessità e da altre guerre e gli altri dall’impossibilità di esprimere le proprie competenze nel luogo dove sono nati ed hanno vissuto gli anni della speranza e delle giovanili aspirazioni. Questo libro su una guerra lontana ma che ha inciso profondamente sul futuro di tutta la nazione e di Cassano in particolare merita di essere letto e meditato. Il contributo del prof. Trebisacce lo trovate nell’allegato. Grazie dell’attenzione e Buona Lettura.
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