Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Pesca del "novellame", per ora solo sperimentale

pescatoriEsprimo soddisfazione per l’avvio della manifestazione dinteresse propedeutica al via della campagna sperimentale della pesca della sardella nelle aree dello Ionio e del Tirreno. Arriva a coronamento, finalmente, un lavoro iniziato due anni fa e frutto dell’interlocuzione sia con l’Unione Europea, sia con gli uffici del Ministero dell’Agricoltura deputati, i quali erano stati investiti della questione. Al dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in particolare, avevo chiesto che venisse approfondita e vagliata in tempi rapidi la possibilità di avviare ulteriori campagne di pesca sperimentale riguardanti anche il novellame di sardina (Sardina pilchardus, comunemente nota in Calabria come “Sardella”) ed  altre specie ittiche". Si tratta di un atto fondamentale per le marinerie calabresi perché la produzione della “Sardella”, una delle eccellenze gastronomiche locali, rappresentava in passato un elemento fondamentale per il loro sostentamento economico e presto potrebbe tornare ad esserlo. È questo il mio auspicio. Le problematiche della pesca e dei pescatori, infatti, costituiscono una priorità nella mia agenda politica. Ora, dunque, al via la manifestazione di interesse in Calabria: per ognuna delle due aree (Tirreno meridionale e Ionio occidentale) si procederà alla selezione di un numero non superiore a 6 unità da pesca commerciale, da individuare tra quelle che risultavano essere in possesso di una regolare autorizzazione di pesca del novellame di sardina rilasciata dal Ministero durante le ultime stagioni di pesca, prima dellentrata in vigore del Regolamento Mediterraneo n. 1967/2006). La campagna di pesca sperimentale che ne seguirà, e durerà due mesi, è finalizzata a raccogliere dati scientifici da utilizzare per la redazione dei Piani di gestione nazionali, i quali consentirebbero, in modo regolamentato, tipologie di pesca che altrimenti ricadrebbero in divieti stabiliti dalla normativa europea e che molto hanno penalizzato la produzione locale. Eliminare questo gap è stato, sin dall’inizio, uno dei primi obiettivi che ci siamo posti come M5S e che stiamo riuscendo a realizzare in settori strategici della pesca e dell’agricoltura.

abateRosa Silvana Abate (M5S Senato)

Capogruppo Commissione “Questioni regionali”

Commissione Agricoltura

Ultime Notizie

Tra poco meno di due mesi in molti comuni dell'Alto Jonio cosentino si voterà per il rinnovo delle cariche amministrative,...
Medici imboscati, Tavernise (M5S): nel Vibonese altre 23 unità Oltre 1350 in tutta la Calabria. Fenomeno da monitorare Supera le 1350 unità...
Dopo la doppia vincita su Napoli e Venezia con 42 estratto ecco a voi una terzina Cagliari Firenze 31 estratto anche in...
Ierisera a Rossano, nella stracolma Sala Concerti del Centro Studi Musicali Giuseppe Verdi diretto dal M° Pino Campana, ha dato...
PRIMAVERA IN PIZZA 4000 PIZZE E LIBERA DEGUSTAZIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI DELLA SIBARITIDE Lauropoli di Cassano allo Ionio, Corso...

Please publish modules in offcanvas position.