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Intelligenza artificiale: avanti, con giudizio

robotica e religione.jpgE se l’intelligenza artificiale fosse impiegata per la guerra?

Si è svolto a L’Aia, in Olanda, il Reaim Summit (15-16 febbraio 2023): una manifestazione organizzata dal governo olandese per dibattere il tema dell’Intelligenza artificiale nel mondo militare, con l’intervento di delegati di 50 Paesi, fra cui un rappresentante del Vaticano. La rilevanza etica e religiosa delle ricerche e delle applicazioni di AI (sigla inglese di intelligenza artificiale) si fa evidente. Se ne sente coinvolta anche la Santa Sede, come ha scritto Michele Rawiart, offrendo il resoconto del Summit: «Questo non vuol dire che la Santa Sede intenda ostacolare la ricerca, lo sviluppo e l’uso delle tecnologie. Al contrario queste andrebbero orientate, “verso un orizzonte più appropriato e utile, che non si basa solo su criteri di utilità o efficienza, ma sulla promozione del bene comune dell'umanità e per l'umanità, rispettando la dignità umana e favorendo il nostro sviluppo umano integrale”. Per questo il suggerimento è quello di istituire un'Agenzia internazionale per l'intelligenza artificiale».

Tra speranze e rischi. Davvero l’intelligenza artificiale molto avanzata“superintelligente” – potrebbe rappresentare un rischio esistenziale per l’umanità, qualora andasse fuori controllo? I termini in gioco sono chiari: da una parte, i nuovi approdi delle tecnologie, soprattutto informatiche; dall’altra, il loro eventuale uso anti-umano o disumano, soprattutto se bellico. Non è un caso che all’art 184 della Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa e al Mondo in riferimento ai compiti del Dicastero per la comunicazione, si legga: «Il Dicastero provvede alle necessità della missione evangelizzatrice della Chiesa utilizzando i modelli di produzione, le innovazioni tecnologiche e le forme di comunicazione attualmente disponibili e quelle che potranno svilupparsi nel tempo a venire». Come a dire: sì agli sviluppi tecnologici avveniristici, ma sempre nell’orizzonte della missione ecclesiale, che è pacifica per natura.

Le meraviglie di ChatGPT. Sono sotto gli occhi di tutti i sistemi di casa “intelligente”, in grado di regolare temperatura, umidità o illuminazione. E che dire degli algoritmi predittivi, tanto usati nel corso della pandemia globale, che hanno permesso l’analisi di dati per fornire previsioni sull’andamento futuro di un determinato fenomeno? ChatGPT (il noto software interattivo che sviluppa testi e saggi sulla base delle domande umane) è, in tale orizzonte, apparso ben presto come uno dei software delle meraviglie. A tutti è apparso che, nel caso di questa o di altre Chat “intelligenti”, si tratta di una procedura tecnologica, piuttosto che di una intelligenza in senso pieno: infatti, le risposte della chatbot sono comunque desunte dal dataset d’informazioni con cui è stata addestrata.

Di fronte a un dilemma paradossale? “Epimenide il Cretese dice che tutti i cretesi sono bugiardi”. Dice il vero Epimenide, escludendosi dal gruppo dei Cretesi, o è un bugiardo lui stesso in quanto membro del popolo cretese? Questo dilemma logico, o anche paradosso del mentitore, si legge in tutti i libri di logica. Presentando il dilemma dell’AI presso il Center for Humane Tchnology, Aza Raskin e Tristam Harris ne hanno ben sintetizzato la paradossalità. Qual è la cosa importante secondo i due Autori, esperti di AI? Che non bisogna essere ideologici su come debba andare il mondo con l’intelligenza artificiale amplificata al massimo, oppure che bisogna badare a quanto c’interessa, al di là di qualunque scenario catastrofico? Detto altrimenti, il vero nodo resta il seguente: cosa ci vorrà per ottenere che tutto questo rimanga giusto ed etico? Il dato che almeno 50% dei ricercatori in intelligenza artificiale ritenga che ci sia un 10% o più di possibilità che gli umani si estinguano a causa della nostra incapacità di controllare l'IA, oltre a preoccupare, spinge i ricercatori a chiarire e precisare. Certo, continua Harris, se hai 18 anni e non hai un account Snapchat o un account Instagram, non esisti.

Che fare? Se dai un pesce a un uomo, lo nutrirai per un giorno; se invece insegni a un uomo a pescare lo sfamerai per tutta la vita: così, se insegni a pescare a un'intelligenza artificiale, imparerà da sé la biologia, la chimica, l'oceanografia, la teoria dell'evoluzione e... e quindi, potenzialmente, anche pescare tutti i pesci fino alla loro estinzione. Avanti, con giudizio. Con cuore ed etica, e la persona sempre al centro.

p. Vincenzo Bertolone SdP

Arcivescovo emerito di Catanzaro Squillace

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