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Sen.ce Abate. Porto e SS106 - Novità

silvana e capo capitaneria.jpgCon la conferenza stampa che si è tenuta stamattina nei locali dell’Autorità Portuale si chiudono due giornate intense di incontri istituzionali per discutere e lavorare sul futuro del porto di Corigliano-Rossano.

Ieri mattina il primo incontro è avvenuto alla Capitaneria di Porto alla presenza dell’Ammiraglio Agostinelli, e del comandante del porto di Corigliano Calabro, Francesco Cillo, ed è servito per fare il punto sulla complessa procedura dell’incameramento e della delimitazione della strategica infrastruttura di Schiavonea.

Grande è l’impegno che ho profuso sin dall’inizio del mio mandato affinché questa importante procedura, che giaceva affossata, andasse avanti e, grazie ad una ricostruzione certosina fatta congiuntamente alla Capitaneria di Porto e ad un’incessante ricerca per reperire tutti i documenti necessari, ora finalmente è a buon punto.

Il completamento di questo iter, infatti, è essenziale e preliminare per la costruzione del cantiere di alaggio e varo che, come ben sanno i pescatori, è stato un mio impegno preso immediatamente dopo la mia elezione al Senato della Repubblica.

Quindi, per onestà intellettuale e correttezza politica, devo dire che il tentativo da parte di chicchessia, compresa l’amministrazione comunale, di mettere il cappello su un lavoro già quasi completato e alle ultime battute, risulta oltre che stucchevole e poco istituzionale.

La procedura, come dicevo, è a buon punto e, appena verrà conclusa, seguendo la normativa vigente sotto la direzione e la sorveglianza della competente Autorità Portuale di Sistema di Gioia Tauro, si procederà alla pubblicazione del bando per l’affidamento delle suddette strutture.

Anche i lavori che hanno portato l’illuminazione e l’acqua potabile su tutte le banchine sono frutto di una serie di incessanti richieste da me fatte all’autorità di sistema immediatamente dopo la mia elezione. Procedure seguite costantemente con una interlocuzione continua e che ora stanno dando i frutti e i risultati sperati.

Ringrazio il Presidente dell’Autorità Portuale di Sistema di Gioia Tauro Ammiraglio, Andrea Agostinelli, unitamente al suo staff, per la disponibilità e l’attenzione e per aver trascorso due giorni nel Porto di Schiavonea al fine di conoscerlo nel dettaglio e rendersi personalmente conto di tutto ciò che necessità all’infrastruttura per esprimere finalmente al meglio tutte le sue grandi potenzialità. Ringrazio, infine, anche il Comandante Cillo per l’egregio lavoro svolto da quando è subentrato all’ex comandante Alberto Mandrillo alla guida della Capitaneria.

La nostra collaborazione istituzionale sarà costante fino a quando non verranno raggiunti tutti gli obiettivi necessari affinché il Porto di Corigliano-Rossano diventi più funzionale per la marineria locale e strategico per l’intero Sud Italia.

Corigliano-Rossano, 12 ottobre 2021

 

Sono in scadenza i termini entro i quali i Comuni di Cassano e Corigliano-Rossano dovevano rendere ad Anas le proprie determinazioni sulla base della documentazione prodotta con l’avvio della conferenza di servizi preliminare che servirà a definire nel dettaglio il tracciato del tratto Sibari-Rossano della Statale 106.

Ho letto quanto scritto dall’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano nella nota diffusa e in cui si palesano una serie di dubbi che, a mio avviso, servono solo ad allungare i tempi per l’approdo al progetto definitivo.

Sin dall’inizio del mio mandato ho seguito tutte le fasi di questo intervento. Quello che mi preme, infatti, sottolineare è che dal progetto presentato da Anas emerge una idea di sviluppo integrato della Calabria che non c’era mai stata negli anni passati. Molti sindaci lo hanno ben capito: basti pensare che 11 di loro da Catanzaro a Crotone (più i presidenti delle Province) hanno dato parere favorevole al nuovo progetto presentato da Anas. Stessa cosa è stata fatta dai colleghi dei territori interessati dal tratto Sibari-Mandatoriccio. Tutti, appunto, tranne quello di Corigliano-Rossano. Sembra strano che il sindaco della terza città della Calabria stia facendo questo ostruzionismo quando l’Anas è stata sempre a disposizione, le interlocuzioni ci sono state e, in generale, ci sono tutte le condizioni favorevoli per discutere di eventuali problemi mentre ci si incaponisce sul vecchio progetto dell’Ottavo megalotto. Megalotti, peraltro, che ormai non esistono più perché ora si ragiona per tratti funzionali.

Si tratta di un progetto che rispetta tutti i dettami previsti dall’analisi costi-benefici ed ha una altissima compatibilità ambientale perché non va a ricreare quegli scempi che invece si sono prodotti costruendo nuove strade in altre parti della Calabria. Elementi, questi, che il sindaco Stasi dovrebbe ben conoscere visto che da sempre si professa fervido ambientalista.

È mia intenzione, soprattutto, soffermarmi su alcune delle eccezioni da lui sollevate. Per quanto riguarda la questione del futuro raddoppio del binario ferroviario, l’Anas ha più volte sottolineato che sarà sempre possibile effettuarlo dalla parte opposta a dove sarà costruita la nuova Ss 106. La fascia di rispetto, infatti, sarà utilizzata solo da uno dei due lati. Tuttavia, poi, nel Pnrr – Recovery Fund, viene finanziata l’alta velocità che in futuro seguirà, così come sulla fascia Tirrenica, un tracciato quasi completamente diverso da quello attuale e, quindi, non ci saranno problemi di spazio per la costruzione della linea ad alta velocità.

Per quanto riguarda il bypass dei centri urbani di Corigliano e Rossano, invece, va detto che entrambi sono previsti e anche in questo caso sono funzionali e presentano un’ottima compatibilità ambientale. Dire, come fa il sindaco Stasi, che non c’è “nessuna preclusione sul tracciato” ma poi presentare una lunga serie di eccezioni tecniche riporta alla mente quel vecchio gioco delle tre carte che in passato non ha fatto per nulla bene alla Calabria e, soprattutto, alla Fascia Jonica da sempre abbandonata dalla politica e sulla quale sono stati riaccesi i riflettori solo nel 2018.

Evidentemente il problema è che questa ipotesi di tracciato proposta da Anas si interseca con interessi che l’attuale sindaco e la sua amministrazione comunale vogliono già perseguire ma che, nella realtà, potrebbero non avere finalità pubbliche ed essere poco utili ai cittadini.

Lo spirito con cui questa conferenza era stata indetta da Anas è proprio quello di agevolare il prosieguo della progettazione, fornendo anche piani/programmi/progetti di urbanizzazione del territorio comunale di cui si possa tenerne debito conto nella seconda fase e di indicare il personale tecnico, con relativi recapiti, che i progettisti incaricati possano contattare nel prosieguo per i necessari approfondimenti. Ma mi sembra che si preferisca continuare a perdere tempo a discapito dell’interesse pubblico e, purtroppo, anche delle vite umane.

Spero proprio che non sia così: ora è il tempo delle scelte perché stiamo vivendo un momento cruciale in cui si decide il futuro di una serie di infrastrutture strategiche per la Sibaritide come la Statale 106 o il Porto di Corigliano-Rossano e non ci devono essere altri tentennamenti o perdite di tempo inutili, ingiustificate e dannose per il territorio.

Sen.ce Rosa Silvana Abate

Senato Gruppo Misto

Capogruppo Commissione Questioni Regionali

Capogruppo Commissione Agricoltura

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