Il Natale è un prodigio inaudito. Supremo "gesto divino" vuole essere gustato nella contemplazione. Da sempre la Chiesa lo ha fatto, e la Liturgia ne è l'espressione. Tra i molti testi, emergono per la loro intrinseca bellezza le "Antifone Maggiori" che si cantano nei Vespri d'Avvento partendo dal 17 dicembre. Sono chiamate antifone "O" perché iniziano tutte con tale esclamazione. Chi dice "O..." sta contemplando con il cuore colmo di stupore. Questi testi esprimono dunque lo stupore commosso della Chiesa nella sua secolare, instancabile contemplazione del Mistero dell'Incarnazione. Esistevano già ai tempi di Carlo Magno. Attraverso le classiche immagini della Bibbia, esse enumerano una serie di titoli del Verbo Incarnato. Ognuna di essi è una finestra aperta sul Mistero. Il "vieni", che dopo la contemplazione introduce l'invocazione, porta su di sé tutto il peso della speranza cristiana. Pregandole si entra nel cuore del Natale.
Mons. Mariano Magrassi
(Leggete le Antifone O nell'allegato)