Ormai sembra che il “premierato” del geom. Papasso stia giungendo al termine in modo indecoroso, d’altronde non mi è mai parso che in questi anni il decoro sia stata la sua massima preoccupazione. Quelli che c’erano, circa 30 anni fa, all’epoca dello scontro con il suo mentore sen. Frasca, ricorderanno i toni per niente dolci utilizzati nei confronti di colui che lo aveva “sistemato” in politica, ecco un stralcio del volantino diffuso proprio da Papasso che stigmatizzava un tipo di comportamento non molto diverso da quello di cui oggi si lamentano i suoi ex-fans. Alcuni dei fedelissimi non accettano più i suoi diktat e si ribellano. Si potrebbe obiettare che ci potevano pensare prima, ma si può capire che a tutto c’è un limite, quindi le ultime pretese del feudatario di diventare il PADRONE DEI loro CERVELLI, sono sembrate proprio inaccettabili.
“Chi la fa l’aspetti!”, dice un vecchio adagio popolare.
Dal volantino riprodotto a fondo pagina:
“…… chiudo consigliando al Sen. Frasca di impiegare meglio il suo tempo di pensionato di lusso. In televisione ci sono programmi certamente più culturali della telenovela. Per quanto riguarda il termine “COSPIRATORE” che egli ha appiccicato alla mia persona, ho notato che nel vocabolario della lingua italiana spesso viene associato alla parola “rivoluzionario”. Per questo non me la prendo e lo considero un complimento perché è proprio vero che è stata un’autentica RIVOLUZIONE, quella d’avere, insieme ad altri compagni, detto BASTA a chi ha cominciato con il combattere, in questa città, i PADRONI DELLE TERRE e poi ha avuto la pretesa di sostituirli divenendo il PADRONE DEI CERVELLI”.
Firmato Gianni Papasso
Ogni parola di quel volantino firmato all’epoca dal giovane Papasso, si potrebbe utilizzare per “illustrare” il suo attuale modo di agire, c’è la fotografia di quello che è lui oggi: un rancoroso che non vuole mollare l’osso ai lupacchiotti emergenti da egli stesso allevati.
Antonio Michele Cavallaro