Un programma urbanistico per Sibari dovrebbe essere pensato con una visione a lungo termine, capace di rispondere alle necessità attuali, ma anche di orientarsi versoun futuro sostenibile e rigoglioso. Sibari, con la sua ricca storia e la sua posizione strategica, ha un potenziale enorme che può essere valorizzato attraverso un piano integrato di riqualificazione urbana e infrastrutturale.
In particolare, un focus fondamentale dovrebbe essere posto sul coordinamento e connessione tra le diverse aree che compongono la città, come la Marina, i Laghi, il Centro Servizi e la storica Via Taranto, superando la frammentazione esistente e creando una città più coesa, vivibile e accessibile.
Una delle principali problematiche è rappresentata dalla linea ferroviaria che attraversa Sibari.
Da un lato abbiamo la zona della Marina e i Laghi, dall’altro il Centro servizi con la stazione e la restante parte che volge verso Cassano. Questo aspetto divide fisicamente la città in due parti, rendendo difficile per le persone muoversi da un’area all’altra.
Un primo obiettivo da centrare potrebbe essere quello di sviluppare un sistema di collegamenti efficiente e sostenibile.
Le diverse zone di Sibari, sebbene vicine, sono mal collegate tra loro. Potenziare i collegamenti tra la Marina, i Laghi, il Centro Servizi e Via Taranto, ad esempio con una strada di collegamento in grado di unire il Centro Servizi con la zona marina, una direttrice dedicata allo sviluppo e alla crescita delle zone più interne che si trovano al di sopra della linea ferroviaria.
In associazione a tale infrastruttura si potrebbe accostare l’ideazione di piste ciclabili e percorsi pedonali, che rappresenterebbe un passo fondamentale per migliorare la mobilità e ridurre l’impatto ambientale. Questo miglioramento dei servizi favorirebbe la creazione di una città a misura d'uomo, dove spazi pubblici e vie di comunicazione sarebbero pensati per le persone, e non solo per le automobili.
In parallelo, un aspetto fondamentale sarebbe la riqualificazione e copertura dei canali. Questi fossati, che spesso rappresentano una barriera urbana, potrebbero diventare un’opportunità per dare origine a nuovi spazi pubblici.
La loro copertura potrebbe generare aree pedonali e ciclabili, costituendo un sistema di collegamento tra il centro rappresentato dalla stazione ferroviaria, il così detto Centro Servizi e via Taranto. Agendo secondo tale criterio non solo si risolverebbero questioni legate alla sicurezza e alla gestione delle acque, alla salubrità dell’aria ma si regalerebbe nuova vita a Sibari, creando un’area verde che colleghi le diverse zone della città, con parchi, piazze e spazi sociali.
Un altro elemento chiave di questo piano urbanistico dovrebbe essere la creazione di un vero e proprio centro abitato che non solo sia funzionale, ma che offra spazi per servizi pubblici, attività commerciali, aree di incontro e centri culturali. Sibari deve essere pensata come una città vivibile, dove le persone possono vivere, lavorare e socializzare in un ambiente sicuro e stimolante.
La riqualificazione delle aree commerciali, la creazione di nuovi spazi per il lavoro e il tempo libero e l’integrazione di tecnologie sostenibili nelle abitazioni renderebbero Sibari una città più attrattiva per i residenti e i turisti, promuovendo un’economia locale dinamica e inclusiva.
Infine, l’adozione di pratiche ecologiche e sostenibili dovrebbe essere un obiettivo centrale di questo piano. L'uso di energie rinnovabili, la gestione sostenibile delle acque, e la creazione di infrastrutture verdi potrebbero condurre verso una riduzione dell’impatto ambientale, garantendo al contempo una maggiore resilienza ai cambiamenti climatici. Il tutto orienterebbe verso un futuro verde e inclusivo, nel rispetto delle generazioni future ponendo Sibari come esempio di città moderna, sostenibile e attenta alle esigenze della comunità. Sibari ha tutte le potenzialità per diventare un modello di sviluppo urbano che coniughi innovazione, rispetto per l'ambiente e valorizzazione della storia.
Per realizzare un progetto di così ampio respiro, sarebbe risultato fondamentale sfruttare tutte le opportunità di finanziamento pubblico, come quelle offerte dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). I fondi del PNRR, ormai persi e non più accessibili, potevano essere utilizzati per finanziare l’ammodernamento delle infrastrutture, la mobilità sostenibile, la riqualificazione urbana e il verde pubblico, creando una città moderna volgendo lo sguardo al futuro, rispettando la propria storia. Le linee di finanziamento per la transizione ecologica, la mobilità urbana sostenibile e la rigenerazione delle aree urbane degradate, hanno rappresentato il fulcro delle risorse reperibili per realizzare questi obiettivi.
Grazie alla possibilità offerta dai fondi del PNRR, si sarebbe potuto andare incontro ad un momento ideale per dare il via a un progetto urbanistico che avrebbe unito tutte le zone della città, promuovendo la mobilità sostenibile, la rigenerazione urbana e la qualità della vita.
Sibari avrebbe visto realizzare appieno il suo potenziale e diventare una città vivibile, attrattiva e al passo con i tempi. Tutto ciò non è stato possibile per via di una scarsa capacità di programmazione e lungimiranza di chi ha gestito e amministrato fino ad oggi. PNRR un’opportunità di crescita e sviluppo andata in fumo, un’occasione che difficilmente si ripresenterà a breve termine.
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO