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Imbarcazione da diporto vittima del mare

a9d5911e-d7d7-4f9e-8aec-3667af6f44a6 giustino (2).jpgPare che non ci siano state vittime nel naufragio di una bella imbarcazione da diporto trovata ieri mattina a poche centinaia di metri dalla foce del Crati sulla spiaggia corigliano-rossanese nei pressi del camping "Onda Azzurra". Ci siamo recati sul posto e abbiamo conosciuto colui che per primo ha segnalato la presenza della barca quando aveva ancora il motore acceso, si tratta del sig. Antonio Giustino (nella foto), parrucchiere di Corigliano che si era recato da quelle parti a portare a spasso i suoi cagnolini. Insieme a noi, anche alcuni curiosi di nazionalità tedesca  ospiti del vicino villaggio-camping Onda Azzurra.

Come si può osservare dalle foto si tratta di una barca a vela con motore entrobordo adagiata su di un fianco sull'arenile. Alla prima occhiata da incompetenti, appariva comunque chiaro che il quadro dei comandi era ancora acceso, veritiero quindi che il motore fosse ancora in azione quando è stata avvistata. Presumibilmente il mezzo era servito per far giungere nel nostro paese altri migranti clandestini che a pochi metri dalla riva hanno pensato bene di lanciarsi a nuoto abbandonando la barca in balia delle onde. L'ipotesi che a bordo ci fossero dei clandestini è stata surrogata dal fatto di aver trovato proprio sul ponte di poppa resti di arachidi e un sacchetto con datteri, che pare siano il cibo preferito utilizzato durante le traversate da quella tipologia di passeggeri.

7b4a2e4e-7e2c-4542-a1f2-cd393e82df7f.jpgAlcuni amici più esperti ci hanno fatto notare che si tratta di un piccolo yacht della casa francese Jeanneau di circa 14 metri con un motore da 175 cv, probabilmente immatricolata nel registro nautico turco, come l'iscrizione "Bodrum" a poppa lascia supporre . I naviganti non hanno usato le vele che apparivano raccolte, mentre si osservava la mancanza della zattera, di cui di norma sono dotati questi tipi di natanti,  e che alcuni cavi di ormeggio erano stati strappati. Tutto ciò avvalora l'ipotesi dell'abbandono della barca da parte dei suoi occupanti forse perché non riuscivano a governarla più. Finora, almeno per quel che siamo riusciti a sapere, non sono stati segnalati corpi di eventuali naufraghi sfortunati, né di sbarchi avvenuti sulle nostre coste, questo può significare che il naufragio sia avvenuto in altra zona e che la barca ormai alla deriva sia stata sospinta sulla nostra spiaggia dal mare ormai placatosi. Intanto da ulteriori notizie, sembra che i "naufraghi" siano stati "salvati" dalle parti di Crotone durante la burrasca e che, come presumavano noi, il mare poi ha trascinato la barca fin quì. Le autorità hanno già provveduto a porre i sigilli e a metterla sotto sequestro ed ora è sotto la custodia della municipalità di Corigliano-Rossano.

Antonio M. Cavallaro

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