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Mons. Savino alle recluse del carcere di Castrovillari

Mons Savino al carcere1.jpg“Siate desiderose di libertà!” Arriva dritto al cuore l’augurio che S.E. Mons. Francesco Savino ha rivolto ieri mattina, 8 Marzo, alle detenute della Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari. Una visita, quella del Vescovo, che ha voluto significare vicinanza e affetto nei confronti di quelle donne che vivono la reclusione con dignità e desiderio di riscatto. Non è nuovo don Francesco a queste “incursioni generative” presso la Rosetta Sisca; è solito infatti far visita ai detenuti ogni mese, pregando insieme a loro e condividendo momenti di intima confessione. Una giornata commovente, quella di oggi, vissuta anche nella preghiera de “L’Amore Evangelico” di Madeleine Delbrêl, che recita “In noi si dovrà trovare tutto, il bicchiere d’acqua, il cibo per chi ha fame, tutto il vero cibo per tutti i veri affamati” (…) Si è letta tutta la fame di dignità negli occhi di queste donne, giovani e meno giovani, si è letta anche nel silenzio cui è seguito un accorato appello di Mons. Savino che ha affidato alla coscienza di ognuna la convinzione che la dignità si debba coniugare con la legalità e la giustizia. “Nessuno - ha detto ancora Don Francesco - può rimanere marchiato a vita da una colpa, ognuno dovrebbe lavorare con cura alla ricostruzione del sé per liberarsi dalla schiavitù di certe etichette che non rendono uomini liberi. Occorrerà avere grande forza nella fede per ricucire i sogni rotti col collante di un amore per sé che si declini nell’amore per gli altri e che diventi la testimonianza di una ricostruzione interiore che abbatta i muri del pregiudizio, valorizzando il riscatto educativo."

La mimosa ed una preghiera di Papa Francesco il testimone che oggi ha voluto donare il presule, accompagnato da una delegazione della Caritas Diocesana, con il suo Vicario Don Mario Marino e dal cappellano della Casa Circondariale Don Francesco Faillace. La festa della donna sia una festa di libertà, di desiderio di legalità ed amore per la giustizia con l’augurio finale del Vescovo Francesco di rincontrare gli occhi di queste donne al di fuori di quelle mura con gli occhi della testimonianza della verità.

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